
5 Buone Ragioni Per Fare Lo Scrub
Sanihelp.it – Ci sono prodotti che dovrebbero entrare di diritto nella routine di cura del viso e del corpo. Uno di questi è sicuramente lo scrub che andrebbe previsto a cadenza regolare, più o meno ravvicinata in base al tipo di pelle e alla zona di utilizzo. In previsione dell’estate poi lo scrub diventa il gesto chiave per assicurare intensità e luce alla tintarella. Anna Fraschini, estetista a Piacenza, ci spiega cinque buone ragioni per programmarlo con frequenza.
Elimina le cellule morte e dà luce Si accumulano sulla superficie della cute e la »soffocano» rendendola spesso, opaca e poco vitale. Succede in modo particolare sulle zone per natura tendenti ad essere secche perché povere di sebo come la parte bassa delle gambe, in genere sempre coperta finchè non viene la bella stagione, i glutei, ma anche le ginocchia e i gomiti. Su queste aree la frequenza dello scrub può esser anche di due, tre volte la settimana avendo sempre cura di far seguire all’esfoliazione l’applicazione di una dose generosa di crema idratante.
Stimola il turn over cellulare e regala compattezza Lo scrub non si limita a un’azione superficiale, per altro importantissima. Eliminando le cellule morte lascia infatti spazio a quelle più giovani e vitali dando così una spinta al ricambio cellulare che con l’età tende a rallentare. Una mossa importante per tutta la cute e in particolare per quella del viso dove lo stimolo al turnover cellulare ha anche un’azione di prevenzione nei confronti dell’invecchiamento. Attenzione in ogni caso che per il viso servono esfolianti delicati così da non intaccare la barriera protettiva e impoverire la difese cutanee.
Assicura una pulizia profonda Lo scrub libera i pori dalle impurità che tendono a depositarsi, non solo le cellule morte ma anche i residui profondi di make up che per altro essendo grassi tendono a trattenere smog e altre particelle di sporco. Ecco perché lo scrub rappresenta uno step basilare nella pulizia del viso: va previsto quindi una volta ogni dieci, quindici giorni ma anche una volta la settimana nel caso di una pelle mista o grassa che, per un eccesso di sebo, tende a segnarsi con piccole imperfezioni.
Sul corpo favorisce il drenaggio Gli scrub a base di sali sono i più attivi in questa direzione. Agiscono infatti per un processo di osmosi assorbendo i liquidi in eccesso che insieme alle tossine appesantiscono e peggiorano inestetismi come la cellulite. Questi prodotti si usano anche una volta la settimana limitandosi alla parte bassa del corpo interessata alla ritenzione idrica e al gonfiore; si massaggiano sulla pelle umida, aiutandosi con un guanto di spugna morbido, si lasciano agire per un paio di minuti e si procede al risciacquo. Attenzione però a non usare gli esfolianti salini su zone delicate come il décolleté, il ventre, la parte interna delle gambe perché la loro ruvidezza può impoverire e risultare persino irritante.
Garantisce un’abbronzatura compatta e luminosa Se lo scrub è di grande utilità per la pelle sempre, in estate diventa un alleato prezioso della tintarella. Permette infatti di ottenere quella levigatezza che consente di abbronzarsi in modo intenso e uniforme. E’ utile persino prima dell’autoabbronzante perché togliendo gli ispessimenti evita accumuli di prodotto che rischiano di fare macchia. Anche quando si è abbronzati comunque lo scrub continua ad essere di grande vantaggio per la tintarella: elimina infatti lo strato superficiale di colore che tende a ingrigire rinnovando la luminosità e la compattezza dell’abbronzatura.